ARROCCO
di Federico Yang
cortometraggio / Drammatico
La solitudine di un giovane eremita viene turbata da fantasie di intimità e uno strano appuntamento.
Sinossi
Un giovane uomo, deluso dai rapporti umani, si trasferisce in una torre in mezzo al nulla. Col tempo però la bella solitudine cede alle sue fantasie di intimità, e l’eremita cerca di soddisfarle chiamando un escort. L’incontro non andrà come sperava, ma lo spingerà a mettere in discussione la sua vita solitaria.
ARROCCO
di Federico Yang
cortometraggio / Drammatico
La solitudine di un giovane eremita viene turbata da fantasie di intimità e uno strano appuntamento.
Sinossi
Un giovane uomo, deluso dai rapporti umani, si trasferisce in una torre in mezzo al nulla. Col tempo però la bella solitudine cede alle sue fantasie di intimità, e l’eremita cerca di soddisfarle chiamando un escort. L’incontro non andrà come sperava, ma lo spingerà a mettere in discussione la sua vita solitaria.
ARROCCO
Italia, 2024 / 10′
un film di
Federico Yang
con
Antonio Prugno
Fabio Aricò
| Sceneggiatura | Federico Yang |
| Direttore della Fotografia | Chiara Cappiello |
| Scenografia | Federico Yang |
| Montaggio | Federico Yang |
| Musica | “La Solitude” di Joshua Kyan Aalampour |
| Suono | Valerio Pitorri Cristina Cascone |
| Assistente Operatore | Noah Záborszky |
| Titoli | Alessandro Maoloni |
| Produttore | Federico Yang |
| Distribuzione | Alpha Film |
La Regia
Federico Yang
Biofilmografia
Filmmaker sino-italiano, Federico Yang ha conseguito un diploma accademico di I livello, presso la Rome University of Fine Arts, e un Master of Fine Arts, presso la San Francisco State University, entrambi in Cinema, realizzando e collaborando a svariati cortometraggi accademici. Il suo percorso accademico è culminato nel cortometraggio “Arrocco”.
Note di regia
Arrocco è una storia che negli scorsi anni ha subito molti cambiamenti, assieme a me. Il suo fulcro si è gradualmente spostato dal sesso all’intimità, al vivere una connessione vera e profonda con un altro essere umano. Un’esperienza che, personalmente, ritengo bella quanto utopica; un pensiero ereditato dal protagonista di Arrocco. Tanto che non saprei dire se Francesco abbia fatto la scelta giusta nel finale. Voglio credere di sì, e spero anche lo spettatore.
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